Sinossi

Ci sono presenze invisibili che abitano le nostre vite, e incontri che sono scritti nel destino. Un tranquillo lavoro da insegnante, due figli adolescenti e un marito “importante” che le garantisce un’ottima posizione nella città in cui vive, Ancona. Cosa desiderare di più dalla vita? Eppure Laura è inquieta e insoddisfatta, e tutto precipita quando scopre il tradimento del marito. Da questo shock prenderà il via una catena di eventi che trascineranno Laura in un’avventura terribile quanto liberatoria. Un vero e proprio viaggio nei segreti della sua storia e della sua terra, tra i paesaggi incantati dei monti Sibillini, fino all’incontro con il mondo misterioso e affascinante del sovrannaturale. Sarà proprio grazie a questo incontro che Laura troverà la soluzione del mistero che grava sul passato della sua famiglia e la forza per dare una nuova direzione alla sua vita. Un romantic suspence intriso di segreti e amore, di magia e di storia che vi porterà in mondo di donne disposte a sacrificare se stesse per l’amore e la libertà.

Recensioni

Una nuova autrice instancabile, seria e precisa nei suoi riferimenti storici annotati con cura e che spesso rivelano anche un pezzo del nostro passato che non conoscevamo; inoltre un prezioso consiglio di lettura, un suggerimento per spendere bene alcune ore, sapendo già in partenza che alla fine aneleremo a un seguito. Per non sentirci soli.
Cristiana Carnevali
Giornalista
Difficile trovare di più e di così ben armonizzato, in un romanzo fortemente tinto di giallo, noir e fantasy.
Giampaolo Milzi
Giornalista
Ciò che colpisce leggendo i romanzi di Luisa Mazzocchi è l’estrema semplicità e l’immediatezza delle sue parole; la velocità della narrazione e le atmosfere sospese, insomma, tutto concorre a tenere il lettore incollato alle pagine dei suoi romanzi.
Martina Brunetti
Scrittrice, Editor
Ciò che colpisce leggendo i romanzi di Luisa Mazzocchi è l’estrema semplicità e l’immediatezza delle sue parole; la velocità della narrazione e le atmosfere sospese, insomma, tutto concorre a tenere il lettore incollato alle pagine dei suoi romanzi.
Emanuela Meldolesi
Poetessa
Scrivere di miti e di leggende non è proprio facile. Ed abbinare riferimenti e conoscenze in materia ad un genere narrativo particolare come quello del thriller non è neppure agevole, soprattutto se non si vuol rischiare di risultare troppo pesanti. Come, e mi si perdoni l’irriverenza, è successo anche a veri mostri della letteratura. Perché nella narrativa in genere, e nella letteratura gialla in modo particolare, se è fondamentale lasciare il lettore col fiato sospeso, sfornando sorprese e colpi di scena, non si deve mai annoiarlo cadendo nel didattismo fine a se stesso. Non è questo il caso di un romanzo come “Il Segreto del Vicolo della Serpe” della scrittrice anconetana Luisa Mazzocchi, un’opera che prende il lettore sin dall’inizio, suscitandone le emozioni ed avvincendolo in una trama che si rivela piena di suspence. Ma non solo. L’ambientazione delle scene “clou” in un luogo suggestivo come la Gola dell’Infernaccio sui Monti Sibillini appare quanto più originale e coinvolgente. E se poi lo stesso lettore conosce già il luogo, il romanzo può costituire un ulteriore stimolo a ritornarci ancora, magari per una rivisitazione. Preferibilmente con una compagnia di sperimentata fiducia… Ma dobbiamo fermarci qui per non rischiare di togliere al lettore, svelandone la trama, il fascino della scoperta, che è in fondo la vera attrattiva di ogni romanzo giallo che si rispetti. E di sorprese e colpi di scena, il romanzo della Mazzocchi, è letteralmente pieno. Così come di riferimenti a miti e leggende. Tra queste, colpisce la storia di una Sibilla legata alla cosiddetta "Battaglia del Sentino", di cui francamente anche chi scrive, pur occupandosi da anni di Sibille, confessa di non essere mai stato a conoscenza. Perciò mi rivolgo a tutti gli appassionati di noir, ma anche a tanti frequentatori appassionati dei nostri Monti Sibillini, augurando loro una buona lettura con “Il segreto del Vicolo della serpe” di Luisa Mazzocchi!
Giuseppe Di Modugno
Giornalista ed esperto dei Monti Sibillini
Ho avuto la fortuna di leggere in anteprima il nuovo romanzo di Luisa. Il mio voto è il massimo possibile che oggi potrei dare a un romanzo, perché Luisa è riuscita a sorprendermi con una formula narrativa nuova, mettendo pathos alla storia e mantenendomi attaccato al contesto classico dei romanzi di Luisa, il contesto che me l'aveva già fatta amare come scrittrice, ossia come una scrittrice della mia terra, in particolare di Ancona, ossia della città in cui ho studiato. Nel romanzo "Il segreto del vicolo della serpe" Luisa descrive la storia ambientandola in parte nei Monti Sibillini, dando quindi un tocco di magia perché queste montagne sono veramente magiche. Bisogna però saperle raccontare. Complimenti, un'opera magistrale!
Emanuele Properzi
Scrittore, Imprenditore
Dopo il successo dei precedenti romanzi, Luisa Mazzocchi, autrice d'Ancona che con i suoi libri racconta i colori, il passato, il presente e l'atmosfera della sua terra come pochissimi autori contemporanei, in questa nuova e autentica opera propone una nuova storia legata al territorio marchigiano che la eleva ufficialmente tra le autrici marchigiane più importanti.
Fabio Luciani
Sociologo

parlano del libro

Quando ho ricevuto questo libro, gentile omaggio dell’autrice, ho pensato di leggere subito le prime pagine. Incuriosita dalla trama e dalla cover accattivante, ho iniziato a leggere con il proposito di completare la lettura in un secondo momento, invece, di pagina in pagina, l’ho terminato con gran piacere. Il romanzo racchiude in sé molteplici generi dando vita a una storia che affascina e intriga. Durante la lettura ho provato il brivido del thriller, poi mi sono lasciata trasportare dalla fervida immaginazione del fantasy e ho viaggiato nel tempo giungendo in altre epoche. “Il segreto del vicolo della serpe” è un romanzo matrioska dove la storia, la magia, la vita fanno parte di un unico flusso di memorie, un intreccio di vicende che dal passato si proietta nel futuro per ritornare al tempo che fu. La ricostruzione di epoche passate si arricchisce di una profonda analisi psicologica e morale dei personaggi. L’autrice mescola abilmente realtà e fantasia, descrive paesaggi con ricchezza di particolari, crea personaggi che coinvolgono il lettore affascinandolo con un pizzico di magia e di poesia. Luisa Mazzocchi ha già pubblicato dei romanzi di successo: “Doric Hotel” e “Puoi chiamarmi Luca”. Mi piacerebbe leggere anche questi lavori per conoscere meglio la brava autrice di cui, sono sicura, sentiremo ancora parlare in termini lusinghieri.
Ho preso in mano questo libro piena di dubbi. Non conoscevo l’autrice e non sono molto brava con il made in Italy contemporaneo. Potete quindi capire come ci si sente quando s’inizia la lettura di qualcosa che conosciamo così poco. In prima pagina ho trovato un estratto della stupenda poesia di Montale Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale, una delle mie preferite, e lì è come se l’autrice mi avesse detto: “Ti conosco, so cosa ami, e ti farò amare il mio mondo”. Così è stato. Il libro è ben scritto, la lettura è scorrevole, piacevole e coinvolgente. La storia inizia in sordina, per poi scoppiare in un turbinio di emozioni ed eventi che portano il lettore a divorare il libro. Non vi dirò di più perché questo romanzo merita di essere letto senza anticipazioni. Anzi, merita di essere vissuto da protagonista, quindi abbandonate quello che stavate leggendo e immergetevi in uno stupendo racconto dagli sviluppi inaspettati.
Il romanzo l'ho finito in un giorno e mezzo, questo perché non riuscivo realmente a staccarmene, ho anche dovuto portarmelo a scuola perché volevo assolutamente finire di leggerlo per sapere cosa succedeva alla fine delle vicende. Un romanzo pieno di suspance,per niente scontato,senza banali storie d'amore. Un romanzo che va subito al punto e che mi ha letteralmente catturata con la sua storia così bella. Quella raccontata dall'autrice è una storia realistica, documentata, dove niente è dato dal caso. Per non parlare del finale,che sinceramente mi ha colpito moltissimo. Non vedo l'ora che ne esca un seguito (so che l'autrice lo sta scrivendo e non vedo l'ora di poterlo leggere). Un'altra cosa che mi è piaciuta molto del romanzo è lo stile dell'autrice, che ha saputo raccontare la storia senza appesantirla di particolari e cose inutile, andando dritta al punto senza però lasciare niente in sospeso. Libro che consiglio a tutti, soprattutto a coloro che amano le leggende come me. Un libro intriso di mistero e amore. Un libro che ci fa vedere la vita in maniera diversa, forse non migliore, ma, come tutti sappiamo, la vita non è altro che un percorso accidentato dove solo i più forti ce la fanno. Un romanzo che insegna ad essere forti e a non arrendersi mai.

Recensioni da Amazon

Se l'impegno e la cura nella stesura è pari ai precedenti manoscritti, anche questo libro non mancherà di emozionare. buona lettura
Nello stile tipico "mazzocchiano" la narrazione scorre veloce, tanto da rimanerne totalmente assorbiti. Mi piace molto questo nuovo romanzo così originale. Unica nota dolente: urge un seguito!!!
Scorrevole e "veloce" ti viene voglia di leggere ancora un'altra pagina e poi un'altra... meravigliosa la scelta della poesia con cui si apre il libro... lo consiglio a tutti!

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